I guadagni multimiliardari della psichiatria

Psicofarmaci

Un'indagine del New York Times (NYT) rivela che gli psichiatri guadagnano dalle compagnie farmaceutiche più dei medici e che più alti sono i compensi, maggiori sono gli antipsicotici che prescrivono ai bambini. [1]  

C’è inoltre una certa riluttanza a diffondere eventuali risultati scientifici negativi, perché molti esperimenti sono finanziati direttamente dalle aziende. A rivelarlo è Christopher Lane, della Northwestern University, su l'Espresso. [2]  

Sempre secondo il NYT, più della metà dei membri del gruppo di lavoro incaricato di redigere la prossima edizione del Manuale Diagnostico Psichiatrico (DSM-V) ha legami con l'industria. Non sarebbe la prima volta: l'Università di Tufts nel 2006 riportò che l'edizione corrente era stata superveduta da 170 psichiatri, 95 dei quali in palese conflitto d'interessi. [3]

Il costante aumento delle prescrizioni ai minori può essere ricondotto al legame esistente tra Associazione Psichiatrica Americana (APA) e industria farmaceutica, per un totale di dieci milioni di dollari in conflitto d'interessi. Venti compagnie nell'ultimo anno hanno investito tre milioni di dollari solo per finanziare le convention dell'APA.

Il più recente degli scandali che collegano l'industria farmaceutica alla psichiatria, coinvolge lo psichiatra Alan Schatzberg dell'Università di Stanford. Secondo il senatore americano Chuck Grassley, il Dr. Schatzberg starebbe conducendo una ricerca per conto del National Institute of Health sullo psicofarmaco Mifepristone, nonostante sia co-proprietario del brevetto e possieda ben sei milioni di dollari di azioni della società produttrice. [4] [5]

I proventi della vendita di psicofarmaci per i cosiddetti "disordini dell'umore", "disordini psicotici" e schizofrenia sono fortemente influenzati dagli interessi farmaceutici, che hanno un forte peso nella stesura del Manuale Diagnostico, e si aggirano intorno ai quaranta miliardi di dollari. Solo in Italia la vendita di antidepressivi frutta 650 milioni di euro. [6]

Si può ben capire come un sistema lucrativo di questo tipo non sia nell’interesse della collettività, ma della sola psichiatria, che guadagna sempre, al di là dei risultati, che comunque sono spesso fallimentari, dato che loro stessi sostengono che il venti per cento della popolazione continua a soffrire di ansia e depressione. [7]

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani continuerà ad indagare e denunciare le violazioni dei Diritti Umani da parte della psichiatria, anche grazie alla mostra itinerante: "Psichiatria: un viaggio senza ritorno" che dal 19 luglio potrà essere visitata a Padova.  Cooperando con altri gruppi e individui che condividono lo stesso fine, il CCDU si batte affinché le pratiche abusive e coercitive della psichiatria cessino e i Diritti Umani e la dignità siano rispettati.

Chiunque ritiene di aver subito danni causati da trattamenti psichiatrici, può mettersi in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus.

Riferimenti:
[1] http://www.nytimes.com/2007/06/27/health/psychology/27doctors.html
[2] http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=19373 (dall’Espresso)
[3] http://well.blogs.nytimes.com/2008/05/06/psychiatry-handbook-linked-to-drug-industry/
[4] http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/z?r110:S23JN8-0014:
[5] http://www.clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT00048269
[6] http://www.ilconsapevole.it/articolo.php?id=8608
[7] http://res.uniud.it/12/articolores.2005-06-20.4398777890

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