Le prossime generazioni saranno controllate chimicamente?

Provette analisi mediche

Commozione al convegno, tenuto venerdì 20 maggio 2005 dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani in Sala Maddalena a Monza dal titolo: "Bambini e psicofarmaci - Le prossime generazioni saranno controllate chimicamente? La decisione avviene oggi", con la partecipazione del Presidente del Comitato Dott. Roberto Cestari e dell'On. Giulio Schmidt.

La testimonianza di una mamma alla quale le istituzioni hanno tolto, secondo lei ingiustificatamente, la tutela del figlio per affidarlo ad una comunità, situazione che avrebbe causato traumi psicologici al bambino, ha emozionato i presenti.

La signora ha raccontato di come il suo calvario sia iniziato per una segnalazione, a scuola, per disturbi dell'apprendimento, ha raccontato che ora il bambino è tornato a casa ma è ancora affidato alle istituzioni.

Secondo quanto afferma la madre, il suo comportamento è davvero cambiato: per esempio, il bimbo non reagisce alle provocazioni dei compagni, perché teme di essere di nuovo allontanato dai genitori e di essere accusato di aggressività.

L'argomento del convegno è stata, la non fondatezza scientifica delle diagnosi psichiatriche, che possono dar luogo a trattamento con psicofarmaci - nel caso dei bambini dichiarati affetti da ADHD (acronimo inglese di Disturbo da Deficit dell'Attenzione con Iperattività), il trattamento farmacologico più comune è con metilfenidato, una sostanza a base anfetaminica, che può dar luogo a tutti gli effetti negativi di una vera e propria droga e che, fino a poco tempo fa, era classificata nelle tabelle ministeriali tra le sostanze stupefacenti.

Tra gli effetti riscontrati: dipendenza dalla sostanza, allucinazioni, problemi cardio-circolatori, perdita dell'appetito. Il Dott. Roberto Cestari, Presidente del Comitato, ha sottolineato, con esempi chiari, come le diagnosi psichiatriche non abbiano fondamento scientifico e un riscontro oggettivo della "malattia" diagnosticata, a differenza delle diagnosi mediche. In molte scuole d'Italia, da alcuni anni, viene effettuato, attraverso test psichiatrici (sulla cui validità scientifica e oggettiva sorgono numerosi dubbi e controversie tra gli addetti ai lavori stessi), uno screening della popolazione scolastica, per individuare i bambini affetti da disturbi psichici che possono dar luogo a segnalazioni presso i servizi di neuropsichiatria.

Il Dott. Cestari ha tenuto a sottolineare come la salute sia un diritto per il quale la persona dovrebbe essere informata adeguatamente e completamente prima di decidere se sottoporsi ad un certo tipo di cura. Fare diversamente, porrebbe le istituzioni al di sopra della possibilità di scelta del cittadino e si rischierebbe uno scenario che è molto più vicino alla dittatura che alla democrazia. "Perché, allora", si è chiesto il Dott. Cestari, "non si dovrebbe fare la stessa opera di screening per comuni malattie come la varicella o il diabete?". Per portare il problema dell'etichettamento dei nostri bambini all'attenzione del mondo politico, il Comitato invia petizioni a rappresentanti delle Istituzioni.

In questo ultimo anno i volontari del CCD di Monza e Brianza hanno inviato 2100 lettere all' On. Giulio Schmidt, eletto nel Collegio di Monza. Un terzo di queste lettere sono state firmate da cittadini monzesi e il resto da cittadini provenienti dalla Brianza. Sensibile ai problemi della popolazione, l'On. Schmidt è intervenuto al dibattito.

Ha ascoltato con attenzione la testimonianza della signora, dicendosi consapevole del fatto che questa non sia una vicenda isolata nel nostro paese. Ha ribadito la necessità di comprendere persone e situazioni, anche se nuove e diverse, e l'opportunità di dare valore alla libera espressione individuale, evitando l'appiattimento sociale. Come rappresentante dei cittadini, l'On. Schmidt si è preso a cuore questa problematica.

La parte finale è stata riservata alle domande del pubblico, che ha partecipato attivamente. I partecipanti hanno potuto ritirare anche materiali informativi sui temi trattati.

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