Industria farmaceutica e psichiatria: gemelli siamesi, uniti dal portafoglio

Psicofarmaci

di K.L. Carlson

“Budget di spesa illimitato! Lanciate tutti i programmi che volete”. Queste erano le direttive aziendali che ci diedero nel corso del mio primo meeting come informatore scientifico del farmaco. Nel sentire queste cose pensavo di trovarmi a bordo di un TAV lanciato a tutta velocità, e che l’azienda si aspettasse che fossimo tutti a bordo. Ci stavano dando fondi illimitati per ingaggiare medici e oratori, a volte solo per far sì che essi influenzassero altri medici a prescrivere i nostri farmaci, altre volte per ricompensarli dell’alto numero di farmaci che prescrivevano mensilmente.

L’ex Manager Regionale della Merck, Gene Carbona, ha rivelato al New York Times che il solo criterio preso in considerazione nel selezionare medici alle presentazioni scientifiche era “la quantità di ricette che poteva potenzialmente fare”. Questo è vero per tutte le aziende farmaceutiche. Secondo il Wall Street Journal (31 agosto 2009) la sola Eli Lilly ha pagato ai medici 22 milioni di dollari nel solo primo trimestre 2009.

Più in alto il medico si trova sulla scala dell’influenza, maggiore il premio finanziario che poteva mietere. Le aziende farmaceutiche pagano gli opinion leaders affinché influenzino l’opinione pubblica e i ricercatori. E l’area della medicina che riceve più soldi da loro è la psichiatria. L’Associazione Psichiatrica Americana (APA) è l’associazione medica che riceve i maggiori stanziamenti da parte delle aziende farmaceutiche. Nel luglio del 2008 il senatore Charles Grassley ha richiesto che la APA presentasse il suo bilancio, rivelando che oltre il 30% dei loro finanziamenti, per un ammontare di oltre 20 milioni di dollari,m proveniva dall’industria farmaceutica.

Il New York Times ha denunciato che nel Minnesota, l’unico Stato americano a richiedere piena documentazione dei rapporti tra medici e industria farmaceutica, gli psichiatri hanno ricevuto più soldi di qualsiasi altra specialità medica. Dal 1997 al 2005 gli psichiatri del Minnesota hanno ricevuto oltre 6,7 milioni di dollari dalle aziende farmaceutiche. Il New York Times riferiva anche che queste aziende non erano per nulla selettive nello scegliere quali psichiatri pagare per condurre i test clinici sui loro farmaci. Almeno 103 di questi medici sono stati criticati, sottoposti a disciplina o sono state loro revocate le licenze per la pratica medica in Minnesota. Per uno di questi psichiatri, la FDA ha concluso che egli non solo aveva violato il protocollo in ogni singolo studio clinico che avesse eseguito, ma che avesse persino riferito dati falsi al produttore del farmaco. Nonostante ciò, le case farmaceutiche continuarono ad ingaggiare questo psichiatra.

Il senatore Grassley continua ad indagare i forti legami finanziari tra l’industria farmaceutica e alcuni influenti medici, scoprendo numerosi casi eclatanti che riguardavano in particolare alcuni eminenti psichiatri. Come ad esempio il Direttore dell’Istituto Nazionale di Salute Mentale (NIMH) Dr Frederick K. Goodwin, che prendeva soldi dalle case farmaceutiche e poi parlava dei loro psicofarmaci durante il programma radiofonico “La Mente Infinita” in cui era ospite. Il Dr Goodwin non ha mai parlato alla radio dei pericolosi effetti collaterali di questi psicofarmaci. Quando i dirigenti della stazione radiofonica vennero a sapere di questi legami finanziari decisero di sospendere la trasmissione.

Continuando con la sua indagine, il senatore Grassley ha accusato il presidente della APA, Alan F. Schatzberg, primario di psichiatria alla Stanford University, di avere omesso di riferire il possesso di 6 milioni di azioni della società Corcept Therapeutics. Questa società commercializza un farmaco per il quale un gruppo di ricerca guidato dallo stesso Schatzberg stava eseguendo uno studio di validazione finanziato dallo stato.

Nell’ottobre del 2008 il senatore Grassley scoprì che Charles Nemeroff, primario di psichiatria alla Emory University, aveva ricevuto oltre 2,8 milioni di dollari da case farmaceutiche tra il 2000 e il 2007. In quel periodo Nemeroff collaborava a un progetto di studio sugli psicofarmaci finanziato dal governo statunitense, violando l’obbligo di rivelare questo possibile conflitto d’interesse e contravvenendo così al regolamento federale per i fondi di ricerca.

Un altro eminente psichiatra di Emory per cui il senatore Grassley ha portato alla luce importanti legami finanziari con le aziende farmaceutiche è il Dr. Zachary Stowe: Grassley è venuto in possesso di una e-mail che dimostra il livello di controllo che le aziende farmaceutiche esercitano sui medici che si trovano in posizione d’influenzare i loro colleghi. Questa e-mail era stata inviata alla casa farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK) da una società di PR che lavorava per loro. GSK produce un farmaco antidepressivo con effetti collaterali molto gravi, incluso il suicidio. La e-mail recava come oggetto “Per tua informazione - Comunicato Stampa su Paxil e latte materno”. Il messaggio recita:

“Per favore vedi il comunicato stampa allegato e fammi avere eventuali commenti o modifiche. Come sai, il dr Stowe è dei nostri per il lancio pubblicitario e ‘nome cancellato’ ed io stiamo organizzando d’incontrarlo la settimana prossima per fornirgli il messaggio da spingere in questo annuncio, previsto per la prima decina di febbraio. Ti mandiamo questa versione in modo che tu possa rivederla ed allo stesso tempo assicurarne la distribuzione su carta intestata di Emory (come sai, ciò fornirebbe la necessaria credibilità ai media).”

Secondo il senatore Grassley, GSK pagò al dr Stowe almeno un quarto di milione di dollari tra il 2007 e il 2008, ma Stowe nello stesso periodo ha preso soldi anche da Eli Lilly, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, e Wyeth (il sito web dell’autore di questo articolo riporta l’elenco completo di effetti dannosi che gli antidepressivi hanno sul feto e sul nascituro quando usati su donne incinte o in allattamento).

Due psichiatri infantili della Harvard Medical School, il Dr Joseph Biederman e il Dr Timothy E. Wilsen rivelarono al senatore Grassley di avere ricevuto qualche centinaio di migliaia di dollari da alcune aziende farmaceutiche tra gli anni 2000 e 2007. Si scoprì però che ciascuno di loro ne incassò almeno 1,6 milioni. Il dr Biederman svolse un ruolo chiave nel promuovere l’uso di un potente antipsicotico su bambini, che determinò un rapido aumento di uso di questo psicofarmaco su bambini fino ai tre anni di età.

Mentre gli psichiatri vengono pagati dall’industria farmaceutica per promuovere l’uso di psicofarmaci, c’é gente che muore a causa di questi. Secondo i dati della FDA, un adulto è morto su 145 che avevano partecipato ad uno studio clinico sui farmaci antipsicotici Zyprexa, Risperdal, o Seroquel. Il Dr. Biederman ha legami finanziari con la Johnson & Johnson, proprietaria della ditta che produce il Risperdal.

“Sappiamo che le case farmaceutiche girano enormi somme di denaro ai ricercatori medici, e non vi è alcun metodo certo per capire quanto e a chi” ha riferito il senatore Grassley.

Il pubblico e i medici generici non dovrebbero fidarsi dei risultati delle ricerche né dalla promozione di farmaci da parte di fonti apparentemente autorevoli. Il dilagante controllo esercitato tramite i fondi delle case farmaceutiche ha distrutto la loro credibilità e ci ha lasciato in uno stato in cui la ricerca delle verità su questi farmaci è paragonabile a quella del proverbiale ago nel pagliaio. (Fonte: Oped News)

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