Vademecum affinché la scuola dei vostri figli sia un luogo d'Istruzione ed Educazione

Adhd

Dopo tante, troppe, telefonate di genitori preoccupati per l'invasione di psicologi e psichiatri nelle scuole, dalle materne in su, abbiamo deciso di formulare il seguente Vademecum ad uso dei genitori. Forse non sarà la formula migliore, ma saremmo molto negligenti a non fare nulla al riguardo.

La maggior parte dei genitori non sa che in base a questi test il bambino potrebbe essere classificato come "malato mentale". Inoltre, nonostante tutte le promesse di approccio multimodale, spesso si inducono i genitori ad accettare la terapia farmacologica senza una giusta enfasi sugli effetti collaterali. E non si dovrebbe neppure trascurare il potenziale danno psicologico sofferto da un bambino etichettato erroneamente come "malato mentale".

Scopo del vademecum
Proteggere i bambini e le loro famiglie dalla possibilità di abusi nelle scuole generati da test psicopatologici, false etichette di malattia mentale e somministrazione di psicofarmaci.

COSA FARE:

    1. Recatevi alla Segreteria della scuola frequentata da vostro figlio e presentate una comunicazione da voi scritta, firmata e fatta protocollare, che dichiari il vostro totale rifiuto a far sottoporre vostro figlio, all'interno della scuola, a prove di valutazione psicologico-psichiatrica, come per esempio test cognitivi, di personalità, del comportamento, questionari di indagine del linguaggio, della valutazione dell'ansia e della depressione o simili.

Specificate che tale divieto resta valido per tutte le classi frequentate in quell'Istituto sino a revoca scritta e firmata. (Scarica esempio)

Questo eviterà che i vostri figli partecipino alle iniziative proposte e vi metteranno al riparo da qualsiasi intervento a vostra insaputa.

    1.A Qualora gli insegnanti, attraverso una comunicazione scritta o tramite un colloquio individuale, intendano indirizzarvi presso specialisti o strutture accreditate per effettuare delle diagnosi su vostro figlio, voi avete il diritto di rifiutarvi, in quanto unici tutori e responsabili del minore.

Potete richiedere sulla base di cosa, esami, valutazioni o altro, vi viene fatta la richiesta, chiedetene copia poiché per la legge 241/90 sulla trasparenza art 9 avete diritto ad avere la documentazione che riguarda vostro figlio.

Inoltre potete appellarvi all'articolo 32 della Costituzione che recita:

Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della dignità umana.

In quanto genitori potete comunicare agli insegnanti che vostro figlio verrà aiutato a colmare le sue lacune scolastiche e a superare le difficoltà attraverso un recupero mirato fatto da un insegnante al di fuori dell'orario scolastico.

Inoltre poiché l'educazione e l’istruzione dovrebbero essere il risultato delle attività degli insegnanti in collaborazione e con il sostegno dei genitori e delle capacità di apprendimento da parte del bambino, il Codice sulla privacy (GDPR) prevede la necessità che l’interessato prima della raccolta dati esprima il proprio consenso al trattamento dei dati (Art. 6 e 9); inoltre all’interessato sono riconosciuti i diritti di cui all’articolo 15, tra cui anche il diritto ad ottenere la cancellazione dei dati trattati; in buona sostanza i genitori devono essere messi nella condizione di poter effettuare una scelta nel completo consenso informato, trattandosi di interventi "diagnostici" sul proprio figlio.

Quanto detto sopra non vuole essere una rimostranza nei confronti della scuola, bensì l'esercizio dei diritti e dei doveri di genitore, a cui sta a cuore la sicurezza e la salute dei propri figli.

Nel caso vogliate intervenire in modo più approfondito, potete fare quanto scritto di seguito; prima però è necessario conoscere quali sono gli organi scolastici nei quali voi genitori siete presenti e potete intervenire:

  1. Consigli di intersezione (scuola dell'infanzia), interclasse (scuola primaria), classe (secondaria).
    Sono formati da docenti, rappresentanti dei genitori (dagli studenti nelle scuole superiori) e sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui stesso delegato.
    Tra le loro funzioni si evidenziano le seguenti:
    • formulare proposte di carattere educativo, didattico;
    • esprimere pareri sull'adozione dei libri di testo;
    • esaminare la programmazione didattica elaborata dai docenti;
    • verificare ogni due mesi l'andamento dell'attività didattica, interesse, problemi, difficoltà, ecc.
  2. Consiglio di circolo e di istituto.
    È formato dai rappresentanti dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici, dei genitori e dal Dirigente Scolastico. È presieduto da un genitore, eletto Presidente. Adotta gli indirizzi generali del P.O.F. (PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA, spiegazione sotto), indica i criteri generali per la programmazione educativa, elabora e adotta gli indirizzi generali della scuola, ecc.
  3. Assemblea di classe.
    È l'espressione fondamentale della partecipazione dei genitori alla gestione della scuola, formata dai genitori della classe e dai docenti operanti in essa; si propone di realizzare una collaborazione costruttiva tra tutte le componenti della scuola attraverso indicazioni e suggerimenti. Durante tale assemblea verrà eletto il rappresentante dei genitori.
  4. Comitato dei genitori.
    È composto dai rappresentanti di classe ed ha lo scopo di promuovere iniziative che migliorino il rapporto scuola-famiglia, promuovere nella scuola e nella famiglia una maggiore attenzione alle problematiche legate all'educazione e a tutelare la sicurezza e il diritto alla salute.

Altri passi che potete intraprendere:

Recatevi alla segreteria della scuola frequentata dai vostri figli e fatevi dare il P.O.F. (PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA, cioè la carta di identità dell'istituzione scolastica che descrive tutti i servizi che la scuola offre ai suoi utenti). Qualora vi chiedano il perché, potete dire semplicemente che è un vostro diritto sapere il programma di studio.

Visionatelo, soprattutto in riferimento ai progetti previsti: in particolare quelli relativi alle attività si screening, vale a dire test cognitivi, psicologici che hanno lo scopo di individuare "disturbi" come "di attenzione e iperattività", autostima, ecc. In base a questi test il bambino potrebbe essere etichettato come "handicappato", affetto da "disturbo da deficit di attenzione e iperattività" o altri disturbi psichiatrici e indirizzato o segnalato alla neuropsichiatria o psicologia infantile.

Questo iter potrebbe portare, nel tentativo di risolvere le sue difficoltà, alla medicalizzazione dei suoi problemi attraverso persino la terapia psicofarmacologica.

Fate attenzione anche ai progetti sull'affettività che spesso vengono gestiti dalla neuropsichiatri infantili o psicologi che entrano nella classe ad osservare i bambini. Può darsi che nel Piano dell'Offerta Formativa non troviate i progetti nella loro interezza, potreste soltanto vederne citati i titoli o una sintesi. Solitamente ai genitori non viene mostrato il progetto nella sua interezza, ma ne verrete a conoscenza attraverso una circolare, che ne presenta solo un breve riassunto.

Il progetto è completo: ecco perché lo si deve visionare, per evitare sorprese. Avete tutto il diritto di visionarli (in base alla legge sulla trasparenza n. 241/90), rivolgendovi all'ufficio del dirigente. Così facendo sarete sempre informati su quali sono i progetti che la scuola porterà avanti nel corso dell'anno scolastico e potrete decidere di conseguenza, anche ricorrendo al trasferimento di vostro figlio in un'altra scuola.

IMPORTANTE: è stato rilevato che gli screening psicologici non sempre avvengono tramite test. Rapporti ricevuti ci dicono che per evitare le lamentele dei genitori si fanno dei temi che vengono visionati dagli psicologi, si ricorre alla semplice osservazione dei bambini impegnati in normali attività di gioco (con giochi proposti da psicologi), ecc. Ultimamente, consegnano persino dei test a casa chiedendo ai genitori stessi di rispondere.

  • Ricordate che per sottoporre i vostri figli a test e questionari psicologici È NECESSARIO IL CONSENSO INFORMATO DA PARTE VOSTRA E CHE VI POTETE OPPORRE. Nel caso in cui i vostri figli siano stati sottoposti a test psicologici a vostra insaputa potete fare un esposto per la violazione della legge sulla privacy (D. Lgs. 196/03 e successivi), che potrete inviare ad esempio al Direttore dell'Ufficio Scolastico della Regione in cui risiedete, all'Assessore all'Istruzione e Formazione della Regione, al Garante della Privacy, ecc. Copia dell'esposto potete inviarlo anche al Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.
  • Proponetevi come rappresentante dei genitori della classe; in tal modo, presenziando alle varie riunioni, potrete monitorare meglio la situazione didattico-educativa della classe. Inoltre avrete la possibilità di avere una maggiore comunicazione con le insegnanti di classe e collaborare con loro, aiutando in tal modo l'istituzione scolastica nelle scelte educative e nel genere di istruzione da impartire ai vostri figli.
  • Proponetevi di far parte del Consiglio d'istituto e, diventando così parte attiva e responsabile della vita scolastica vi impegnerete, insieme ad altri genitori, a restituire la scuola ad insegnanti professionisti che guidino gli alunni, affinché possano crescere in modo sano ed equilibrato, sviluppando la loro personalità e consolidando, potenziando le conoscenze acquisite che applicheranno poi nella vita.
  • Qualora vostro figlio sia già stato diagnosticato "affetto da…", avete tutto il diritto di fare OPPOSIZIONE. Ricordate: I GENITORI SONO GLI UNICI TUTORI RESPONSABILI DEI PROPRI FIGLI, NON È LA SCUOLA! "Le scuole servono per imparare. Non servono per esperimenti psichiatrici su giovani menti". (Bruce Wiseman, autore di Psychiatry: the Ultimate Betrayal, pag. 385). Vi consigliamo di raccogliere tutti i dati e di farvi consegnare tutta la documentazione e di intraprendere le azioni necessarie volte a proteggere il vostro bambino.

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