Presunti maltrattamenti al villaggio SOS

Villaggio SOS

Trento. Il Vice Presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, Silvio De Fanti, ha presentato un esposto per presunti maltrattamenti avvenuti presso il villaggio SOS di Trento. Il dottor De fanti ha affermato di aver consegnato un esposto con alcune dichiarazioni relative a presunti maltrattamenti occorsi nel villaggio SOS, tra cui uno scritto e un documento del Consigliere Provinciale Bruno Firmani, che recentemente aveva visitato il villaggio.

Il dottor Firmani ci ha anche segnalato la difficoltà incontrata nell’ispezione della struttura, poiché si tratta di una struttura privata. Pur essendo sovvenzionata con fondi pubblici e nonostante il ruolo di servizio pubblico svolto, non è possibile entrare nella struttura, e in altre strutture simili, senza il consenso della direzione. Questo impedisce un reale monitoraggio esterno e indipendente che potrebbe scoprire e sanare dei comportamenti illeciti all’interno delle strutture.

“Purtroppo abbiamo raccolto varie testimonianze (non solo in Trentino) di mamme e papà disperati. Questi genitori, oltre alla sottrazione ingiusta dei figli, denunciano la sensazione di avere a che fare con persone arroganti che mancano di umanità.”

Ha dichiarato Paolo Roat del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. Questi racconti e il clima che a volte si respira negli ambienti minorili sono stati recentemente denunciati dal professor Fabio Folgheraiter dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che ha definito i Servizi Sociali come «unità multiprofessionali che costituiscono una sorta di falange contro il nemico-utente» e, implicitamente e forse involontariamente, anche dalla direttrice del Centro per l’Infanzia di Trento, che in un articolo pubblicato su Questo Trentino ha affermato che «la sofferenza c’è ed emerge; sia in comunità che durante l’affido, ma è legata al vissuto precedente», in altre parole ha confermato il fatto che i bambini soffrono nelle comunità, aldilà della sua valutazione sulla presunta causa di tale sofferenza. Inoltre, il Consigliere Comunale Gabriella Maffioletti ha recentemente presentato un ordine del giorno intitolato “RIVISITAZIONE DEL RUOLO E DEI POTERI DECISIONALI DEI SERVIZI SOCIALI”, che chiede di istituire nel breve termine un osservatorio di garanzia e mette in discussione il ruolo fondamentale dei "Servizi Sociali territoriali", in quanto «spesso appare confuso, frainteso e contraddittorio, al punto di essere, a buon diritto, oggetto di pesanti critiche».

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus si occupa da alcuni anni del fenomeno dei bambini sottratti ingiustamente alle famiglie e ha iniziato una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica. Secondo alcune inchieste ufficiali, in Italia circa il 70-80% dei bambini vengono sottratti alle famiglie senza motivi gravi o accertati, sulla base di perizie psichiatriche/psicologiche soggettive o di relazioni dei Servizi Sociali che non sempre accertano i fatti a causa della loro incompetenza giuridica. Un genitore di fronte a psicologi, psichiatri e assistenti sociali, può ritrovarsi accusato di colpe mai commesse, sulla base di opinioni soggettive proclamate o come parere “medico” o come parere “scientifico”. E chi ne fa le spese sono i bambini che vengono indebitamente allontanati dalla famiglia per essere affidati in comunità e case famiglia.

Gli innumerevoli fatti di cronaca confermano che il sistema minorile è allo sbando e che necessita di una riforma urgente. Il CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus) assieme alla GESEF (Genitori Separati dai Figli) ha avviato una raccolta firme per riformarlo urgentemente. La petizione, che può essere scaricata online sul sito www.crescoacasa.com/petizioni, chiede una riforma che culminerà con la prossima presentazione di una legge scritta dal nostro comitato in collaborazione con l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena. 

Silvio De Fanti
Vice Presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

Video: https://youtu.be/nb0tRDudkn0

 

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