Aiutateci a bandire la contenzione

Contenzione

La frase “non posso respirare”, ormai divenuta il messaggio della protesta contro l’ingiustizia razziale, è un grido molto diffuso anche tra i bambini soggetti a contenzione fisica e chimica nei reparti psichiatrici o nei nuovi manicomi per bambini. Per questo chiediamo la messa al bando di questa pratica inumana.

I genitori che si rivolgono agli psichiatri perché aiutino i loro figli non si aspettano certo che vengano maltrattati – tantomeno uccisi – durante il “trattamento di salute mentale”. Eppure le tecniche di contenzione fisica e chimica potenzialmente letali sono spesso utilizzate dagli psichiatri in Italia e nel mondo. Non occorre chiedersi se i bambini possano morire a causa della contenzione, ma solamente chi sarà il prossimo. Per questo chiediamo che nessun bambino venga più sottoposto a contenzione fisica (legato polsi e caviglie) o chimica (cocktail di farmaci psicotropi).

Questa pratica non è “terapeutica per la protezione del bambino”, ma pura e semplice aggressione. L’uso della contenzione viola i diritti costituzionali, come quello alla vita e alla libertà: si tratta semplicemente di una pratica punitiva. Il 29 aprile scorso un sedicenne soggetto a contenzione in un istituto comportamentale del Michigan cominciò a gridare “non posso respirare” prima di svenire. E’ morto dopo 30 ore di agonia. Un testimone ha affermato che la contenzione era stata disposta come punizione: Cornelius aveva gettato via un sandwich e si comportava male. E’ stato preso di forza da quattro energumeni.

L’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani ha equiparato la contenzione alla tortura, ma secondo un’indagine della campagna “E tu slegalo subito” i dirigenti di ben 302 reparti psichiatrici su 320 (oltre il 95%) continuerebbero a utilizzarla. L’articolo 32 della nostra Costituzione recita: 

“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” 

Ma nel caso della contenzione fisica o chimica questi limiti vengono violati quotidianamente.

Sostenete la nostra campagna per la messa al bando della contenzione.

 

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