Autorità statunitense approva l’elettroshock su adolescenti

elettroshock

Una decisione illogica, ingannevole e pericolosa

di Jan Eastgate - Presidente CCHR Int

Ho investigato e denunciato i pericoli della terapia elettroconvulsivante (TEC) per oltre 40 anni: è una procedura distruttiva per il cervello, mascherata dagli psichiatri come “terapeutica”. La TEC non ha niente di logico o benefico.

Per questo, la recente direttiva FDA (Food and Drug Administration) di abbassare la classe di rischio degli apparecchi TEC, allargando le possibilità d’impiego di un dispositivo mai dimostrato sicuro ed efficace, è illogica, ingannevole e pericolosa. La TEC scarica fino a 460 volt di elettricità nel cervello, con lo scopo di innescare convulsioni epilettiche che possono causare danni al cervello, perdita di memoria, disfunzioni cognitive e decesso. Si tratta di rischi seri, minimizzati da FDA e psichiatri (e, per quanto riguarda i danni cerebrali, persino nascosti) per proteggere i profitti dell’industria della salute mentale.

Il linguaggio di questa direttiva, che abbassa la classe di rischio di questi apparecchi per il trattamento di “disturbi mentali”, è puro fumo negli occhi, inteso a indurre il pubblico a credere che una cosa pericolosa sia in realtà sicura, scientifica e benefica. Non è vero, come attestato da migliaia di pazienti. 

Mi ricorda l’orrore provato nel vedere il sequel del Mago di Oz girato nel 1995, quando Dorothy, ritenuta delirante perché credeva a Oz, veniva legata al letto di un ospedale psichiatrico e sottoposta a elettroshock.  Dorothy fu salvata da una ragazzina misteriosa che la slega e le dice di scappare (1). Purtroppo, nella vita reale, nessuno salva bambini e adulti dalla terribile direttiva dell’FDA.

La FDA non si è limitata ad abbassare il limite di età per la TEC da 18 a 13 anni per alcuni “disturbi”; ha ribadito che non intende regolamentarne l’uso da parte degli psichiatri (2), i quali possono ora elettroshockare tranquillamente chiunque, compreso bambini e anziani, facendola franca. Eppure il CCHR aveva inutilmente allertato l’Agenzia sull’utilizzo diffuso di TEC su bambini con meno di 5 anni. L’apparecchio per TEC fu classificato nell’ambito della normativa FDA come dispositivo medicale di Classe III (alto rischio). Due volte il Congresso USA aveva ordinato all’Agenzia di assicurare che l’apparecchio fosse sottoposto alla Procedura Standard di Approvazione per l’immissione sul mercato. Questo poneva dei problemi all’Associazione Psichiatrica Americana e alla FDA perché si sapeva bene che i due produttori di questi dispositivi - Somatics e Mecta - non avrebbero eseguito gli studi clinici richiesi da questa procedura per dimostrare sicurezza ed efficacia. Per aggirare il problema, la FDA avviò la pratica per declassare l’apparecchio come dispositivo di Classe II, per i quali non è necessaria la procedura standard di approvazione.  

Il 26 dicembre 2018 la FDA pubblicò una doppia classificazione: Classe II per il trattamento di catatonia per grave episodio di depressione associata con disturbo depressivo maggiore, e disturbo bipolare in pazienti dai 13 anni in su … “e Classe III per tutti gli altri disturbi mentali.”

  • All’FDA è stato chiesto, ma non ha mai risposto, come sia stato scientificamente dimostrato che l’elettricità scaricata nel cervello possa distinguere i diversi disturbi psichiatrici per determinare quali sarebbero i casi a rischio e quali no. L’elettricità ha un impatto fisico sul cervello, ma i disturbi mentali non sono fisici, e persino gli psichiatri ammettono di non avere alcun test medico o scientifico per confermare una diagnosi di disturbo mentale. L’elettricità avrà un impatto sul cervello a prescindere da diagnosi, età, peso, genere o razza.
  • L’FDA esclude che la TEC possa causare danni al cervello, citando una discussione sulla TEC tenuta nel gennaio 2011 dalla Commissione Consultiva sui Dispositivi Neurologici. La discussione non tenne conto dei fondamenti scientifici sull’elettricità, secondo cui la corrente, attraversando il cervello, si trasforma in calore, aumentando la temperatura. Le cellule possono accusare disfunzioni, lesioni temporanee, danno permanente o persino morte di alcune cellule.
  • Un secondo effetto deriva dall’applicazione del voltaggio a impulsi. Secondo il Dr. Ken Castleman, ricercatore in biomedicina e autore di un testo fondamentale sulla gestione d’immagini digitali, “Quest’alternanza di tirare e rilasciare la membrana cellulare crea un “effetto martello pneumatico” che può bucare le pareti cellulari” - un effetto noto come elettroporazione: la creazione di ‘pori’ nella parete cellulare eseguita con mezzi elettrici, portando all’alterazione o distruzione delle membrane cellulari. (3)
  • Occorre anche far notare che la distribuzione dell’intensità di campo elettrico dentro la testa durante una seduta TEC non è mai stata mappata, e nemmeno stimata. Risulta quindi impossibile valutare il livello di rischio di questo danno cerebrale creato dalla TEC, e dunque la sicurezza degli apparecchi TEC.
  • Il 19 ottobre 2018 la ditta produttrice Somatics ha pubblicato un avviso di “danno cerebrale permanente” nel suo documento di rivelazione dei rischi legati alla TEC. (4)
  • Nonostante ciò, la FDA non concorda sulla pericolosità della TEC . Il CCHR ha rivisto 64 degli studi sui cui la FDA ha basato le sue conclusioni, scoprendo l’assoluta mancanza di evidenza scientifica sulla sicurezza ed efficacia della TEC. Uno di questi studi parlava di “efficacia clinica piuttosto bassa”, e quasi tutti gli studi usavano termini come “sembra”, “suggerisce” o “appare”, mentre alcuni riferivano una casistica troppo limitata per trarre celle conclusioni.
  • Un fatto colpisce nell’affermazione secondo cui la TEC andrebbe bene per i ragazzi al di sopra di 13 anni. E’ come dire che se un bambino di 12 anni mette le dita nella presa di corrente gli causerebbe convulsioni e incoscienza, ma dopo averne compiuti 13 l’effetto non si manifesterebbe.
  • La FDA ritiene anche che i rischi della TEC possono essere controllati per mezzo di controlli speciali, l’uso di “linguaggio cautelativo” sull’etichetta dell’apparecchio e un adeguato consenso informato. L’illogicità di quest’affermazione è evidente: sarebbe come se la IG Farben, produttore del gas Zyklon B usato per sterminare milioni di persone durante il nazismo, suggerisse di mitigarne l’effetto per mezzo di adeguate etichette sulle porte delle camere a gas, poiché le persone avevano firmato un consenso informato al ricevere una “doccia calda”.

Nel film Ritorno a Oz,  Dorothy viene programmata per credere che la macchina per elettroshock sia sicura. Il Dr Worley le dice che è innocua (5) ma nel film viene usata per danneggiare mentalmente i cittadini e renderli pazzi. (6) La direttiva FDA ha provocato un aumento di oppositori della scossa, e crescenti richieste di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’FDA.

Anche se in Italia la situazione è meno critica rispetto agli USA, invitiamo a firmare per la messa al bando della TEC: è l’unica cosa logica da fare. Firmate qui la petizione per vietare l’elettroshock (TEC).

Articolo originale: https://www.cchrint.org/2019/02/13/fda-allows-brain-damaging-electroshock-for-teens/ 

Riferimenti:

[1] https://www.thevintagenews.com/2017/03/15/there-was-a-sequel-to-the-wizard-of-oz-that-was-about-dorothy-going-into-a-mental-hospital-because-nobody-believed-her-adventure/.

[2] http://emord.com/blawg/wp-content/uploads/2016/08/1-ECT-Citizen-Petition.pdf.

[3] Ken Casselman, Ph.D., “Expert Report on Electroconvulsive,” Sept. 2019.

[4] https://www.madinamerica.com/2018/11/ect-manufacturer-warns-permanent-brain-damage/.

[5] https://www.thevintagenews.com/2017/03/15/there-was-a-sequel-to-the-wizard-of-oz-that-was-about-dorothy-going-into-a-mental-hospital-because-nobody-believed-her-adventure/.

[6] http://gerapigu197426.weebly.com/blog/remembering-return-to-oz-2017.

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