Due volte diagnosticato depresso... Era grave malattia epatica
La signora Claudia, nome di fantasia, si è rivolta al Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani per rendere nota la vicenda di cui è stato vittima il marito. Due diagnosi di depressione con prescrizione di antidepressivi per poi scoprire che si trattava di una grave malattia al fegato.
La vicenda ha inizio nel dicembre del 2004 quando il marito di Claudia dopo essere caduto in uno stato di incoscienza completo, chiamato il 118 gli somministrano l'ossigeno e gli dicono che si tratta di una crisi isterica.
Arrivati al pronto soccorso, di un altro ospedale, la Signora informa i medici delle condizioni di salute del marito, problemi cardiopatici e di diabete, l'uomo viene sottoposto a visita e controllo del diabete, ma non viene fatto nessun altro accertamento clinico per le patologie esistenti.
Ma al contrario, basandosi su sintomi lo psichiatra gli diagnostica uno stato depressivo facendolo ricoverare in medicina dove gli somministrano delle flebo di tranquillanti.
L'uomo dorme e rimane in uno stato di intontimento per tre giorni. Uscito dall'ospedale decide di non seguire la cura prescritta, che consiste di antidepressivi e visite al Cps di zona.
Nell'ottobre 2005 si ripresenta la stessa situazione, il marito di Claudia mentre era seduto alla scrivania nel suo ufficio si accascia e non da segni di vita, dopo vari tentativi di svegliarlo la moglie chiama il 118. Al pronto soccorso, dopo aver fornito nuovamente tutte le informazioni sulle condizioni di salute del marito, vengono fatti degli accertamenti con esami del sangue, dai quali lo psichiatra di turno è incapace di rilevare una manifesta infezione epatica in corso diagnosticando invece uno stato di depressione consigliando la terapia a base di antidepressivi.
Claudia sente che qualcosa non va, vuole vederci chiaro, fissa una visita con un neurologo, gli espone i fatti, il marito di Claudia viene sottoposto a vari accertamenti, vengono visionati anche i già citati esami del sangue fatti al pronto soccorso, la diagnosi è una grave malattia al fegato, unica e vera causa di quegli stati di incoscienza.
Una malattia che non diagnosticata e non curata avrebbe potuto causare anche la morte nelle condizioni in cui si trova il marito di Claudia.
La Signora ha dichiarato:
"Consiglio le persone di non fidarsi delle diagnosi psichiatriche ma di rivolgersi a medici specializzati che svolgono attenti esami clinici per fare le diagnosi".
Una sintomatologia non è una malattia. Troppo spesso le diagnosi psichiatriche sono basate su questo errore scientifico.