Morire di TSO perché si rifiuta un farmaco

TSO Trattamento Sanitario Obbligatorio

Tra gli eventi avversi dei farmaci neurolettici c’è l’arresto cardiaco

Bruno Combetto era un pensionato di 64 anni, deceduto durante un TSO.

Nonostante la diagnosi di schizofrenia, Bruno era un ottimo padre e un ottimo lavoratore. Bruno assumeva antipsicotici. A volte li sospendeva ma poi la famiglia lo convinceva a riprenderli.

Quel fatale 24 settembre dell’anno scorso, Bruno, cha aveva di nuovo interrotto l’assunzione di farmaci, fu raggiunto da un’ambulanza e da una pattuglia di Carabinieri e ha iniziato ad agitarsi sempre di più. Racconta la sorella: " Quando mio fratello si è visto circondato da tanta gente ha cominciato ad agitarsi un po', così gli hanno fatto l’iniezione. Poco dopo, hanno detto che sì era addormentato, ma io l’ho visto con le braccia a penzoloni sulla barella. Dicono che in ambulanza ha avuto un arresto cardiaco – uno degli effetti collaterali dei farmaci antipsicotici.  Nel frattempo, mio fratello è morto.

Sono passati quasi nove anni dalla tragedia di Andrea Soldi, morto soffocato a Torino nel corso di un TSO che era stato richiesto a causa del suo rifiuto ad assumere neurolettici, ma sembra che gli psichiatri non riescano a capire che le cure coatte – proprio perché tali – non ‘curano’ un bel niente. Non c’è da stupirsi se, come riferisce Giulio Murero nel suo libro “Patogenesi Psichiatrica” (1) i pazienti sottoposti a cure coatte dichiarano allo psichiatra di essere guariti, solo per non essere più costretti ad assumerli: tra i loro effetti negativi, elencati perfino nel bugiardino, oltre all’arresto cardiaco si trovano acatisia, difficoltà nella deambulazione, cecità, disturbi ematici, vista offuscata, confusione, decesso da collasso del fegato, depressione , diabete, sonnolenza, ansia estrema, collassi cardiaci, palpitazioni, emorragie, ostilità, impotenza, insonnia, movimenti involontari, reazioni maniacali, nausea, nervosismo, sindrome neurolettica maligna, incubi, eruzioni cutanee dolorose, agitazione, convulsioni, torpore, spasmi, pensieri suicidi, discinesia tardiva (movimenti involontari e ripetitivi dei muscoli facciali e degli arti), vomito, debolezza, e aumento di peso.(2)

Il Manuale per un’efficace indagine e documentazione di tortura o altro trattamento o pena crudele, disumano o degradante' (Protocollo di Istanbul dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani) include la tortura farmacologica, consistente nell’uso di dosi tossiche di sedativi e neurolettici. (3)

Chiediamo verità e giustizia sulla sua morte: non possiamo riportarlo in vita, ma vogliamo che gli venga restituita la sua dignità. Questo caso non deve essere insabbiato.

Lory Olivieri

1.    Giulio Murero, Patogenesi Psichiatrica, ed Amazon
2.    https://www.ccdu.org/psicofarmaci/antipsicotici  
3.    https://www.ohchr.org/sites/default/files/documents/publications/2022-06-29/Istanbul-Protocol_Rev2_EN.pdf 

 

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