Partita la petizione: “Diciamo STOP all'elettroshock”

TEC Elettroshock

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Organizzazione di Volontariato a vigilanza e difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale, ha lanciato una petizione con l’obiettivo di bandire l’elettroshock in Italia.

La maggior parte delle persone è convinta che questa “terapia” sia stata cancellata dalla riforma, ma non è così”.

In un tentativo di migliorarne la pessima immagine di cui godeva presso l’opinione pubblica, gli psichiatri sostenitori di questa pratica hanno pensato di edulcorarne il nome ribattezzandola Terapia Elettroconvulsivante (TEC), ma la sostanza non cambia: anche praticato sotto anestesia e con l’ausilio di un farmaco miorilassante per impedire la rottura di denti e ossa, la quantità di elettricità non è cambiata, e nemmeno il suo impatto sul cervello.

Significativo a questo proposito l’esito di un esperimento involontario. Nel 1974 si verificò un episodio all'ospedale St. Matthews di Burntwood, in Inghilterra, che mise in discussione l'efficacia della terapia elettroconvulsiva (TEC). Un medico anestesista, il Dr. John Weston Smith, scrisse un articolo anonimo nella rivista World Medicine (1974, n. 9, p. 24) sotto lo pseudonimo di "J. Easton Jones", intitolato "Non-ECT", che documentò un errore che durò per oltre due anni. Quando fu installata una nuova macchina per l’elettroshock, il personale notò che i pazienti non mostravano le tipiche contrazioni muscolari durante il trattamento. Tuttavia, l'infermiera di reparto li rassicurò spiegando che "questo tipo di macchina non dà alcuna reazione - è scritto nelle istruzioni" ed effettivamente le istruzioni confermavano che il dispositivo doveva produrre "segni minimi di convulsioni". Continuarono ad usare la macchina sino a quando non giunse un infermiere da un altro ospedale, dove avevano lo stesso tipo di apparecchio, che segnalò che in realtà non funzionava. Controllarono, ed era vero: per due anni la macchina non aveva dato alcuna scarica elettrica e nessun psichiatra aveva notato differenze nella risposta dei pazienti durante questo periodo. [1]

Preoccupante l’elenco degli effetti nocivi documentati nella letteratura scientifica:

  • Perdita di memoria autobiografica: Uno studio pubblicato il 13 maggio 2025 ha identificato significativi problemi di memoria autobiografica (In parole semplici, è la memoria che ci consente di ricordare chi siamo e da dove veniamo, attraverso il ricordo di eventi significativi della nostra vita.) Memoria che non viene recuperata nel follow-up (monitoraggio) a lungo termine.[2]
  • Perdita del senso di sé: in un importante studio del 2024 viene segnalata una perdita profonda dell'identità personale. Come spiegato da una partecipante a uno studio: "I ricordi che creano la nostra realtà [...] se smetti di ricordare le connessioni che hai con le persone e i luoghi e le cose che hai fatto, dov'è il tuo senso di sé?".[3]
  • Perdita di connessioni sociali: Ci sono pazienti che sperimentano isolamento sociale, con reazioni negative quando rivelano di aver ricevuto TEC.[3]
  • Riduzione del volume di materia grigia: Uno studio del 2023 ha trovato una diminuzione del volume di materia grigia 6 mesi dopo il trattamento con TEC, senza regioni di aumento del volume[4], come quella che si osserva in alcune forme di demenza.
  • Sintomi neurologici ritardati: uno studio svolto su persone che hanno ricevuto importanti scosse elettriche, ha dimostrato che queste possono avere conseguenze neurologiche, con potenziali sintomi neurologici ritardati fino a 5 anni. Questi includono: epilessia, emicranie, vertigini, perdita di sensibilità, neuropatie, debolezza muscolare.[5]

Secondo i sostenitori, oggi l’elettroshock è cambiato: viene fatto sotto anestesia, non si sente alcun dolore e le ossa non si spezzano, né si perdono i denti, poiché all’anestetico viene aggiunta una sostanza che impedisce le contrazioni muscolari. 
Tuttavia, è palese che un anestetico e un rilassante muscolare non possono in alcun modo interferire nel danno cerebrale, che rimane esattamente identico. 
Diversa è solo la percezione del dolore momentaneo e non vi è più il rischio di trovarsi con le ossa spezzate o i denti rotti. 
Quello che succede al cervello, però, è determinato solo dal cervello stesso e dalla elettricità: né l’uno, né l’altra, sono cambiati nel corso degli ultimi 50 anni.

Per firmare la petizione: https://buonacausa.org/cause/stop-tec 

  1. https://ectstatistics.wordpress.com/2018/03/30/ect-and-the-machine-that-wasnt-switched-on/  
  2. Autobiographical memory after electroconvulsive therapy: systematic review and meta-analysis. Published online by Cambridge University Press: 13 May 2025 https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S0007125025000029/type/journal_article
  3. Long-Term Adverse Effects After Electroconvulsive Therapy (ECT): A Narrative Analysis Exploring People’s Experiences, Meaning-Making, and Coping – Dec. 2024 https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/10497323241303391
  4. Structural brain plasticity and inflammation are independently related to changes in depressive symptoms six months after an index ECT course. Published online by Cambridge University Press: 05 January 2023 https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S0033291722003555/type/journal_article
  5. Neurological symptoms and disorders following electrical injury: A register-based matched cohort study https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8890633/ - https://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0264857 

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