Premio "Giorgio Antonucci" per i Diritti Umani 2013

Premio "Giorgio Antonucci" per i Diritti Umani 2013

Consegnato il "Premio Antonucci" ai paladini dei diritti umani nel campo della salute mentale

Sabato 30 novembre a Firenze, nella cornice dell'Anfiteatro Andrzej Tomaszewski, presso l'Auditorium del Duomo, si è tenuta la serata di consegna del premio Antonucci, conferito ogni anno a persone particolarmente attive nella difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale.

L'avvocato Enrico Del Core , presentatore e maestro di cerimonie, ha introdotto il gruppo Rabarbari Trio, che ha regalato ai presenti un quarto d'ora di buon blues s swing. Alla performance è seguito un video di presentazione del Premio, dal titolo "Gli occhi non li vedono", ideato e realizzato da Maria Rosaria d'Oronzo.

Roberto Cestari , Presidente del CCDU, ha poi rivolto un breve discorso di benvenuto, ricordando brevemente il suo primo incontro con Giorgio Antonucci nei primi anni 80, e la serata è entrata finalmente nel vivo, con la consegna dei premi alle persone che lo stesso Antonucci ha voluto premiare quest'anno.

Valentina Giovanardi, video operatrice che aveva realizzato un bel video sull'autogestito di Imola. Ha ringraziato Antonucci e il CCDU, e raccontato di quando, fresca di diploma da video-operatrice, ha avuto l'opportunità di conoscere Antonucci e girare il documentario al Reparto 14 (il filmato andò in onda sulle reti RAI ed è stato mostrato durante la serata).

Maria Rosaria d'Oronzo , psicologa, presidente del Centro di Relazioni Umane, e collaboratrice di Antonucci nel Reparto 14 di Imola. La dottoressa d'Oronzo ha ricordato come l'incontro con Antonucci abbia cambiato la sua vita, dandole speranza di miglioramento in un ambiente che lei, neolaureata, trovava squallido, violento e desolante.

Ultimo, ma non meno importate, il Maestro Andrea Passigli , pianista che aveva tenuto diversi concerti all'interno dello stesso reparto a Imola. Passigli ha ricordato con piacere il tempo passato nel Reparto 14, testimoniando come quell'esperienza con Antonucci l'abbia cambiato profondamente e auspicando la fine immediata di abusi e violenze psichiatriche.

Ha poi ripreso la parola Roberto Cestari, presidente del CCDU, per ricordare l'importanza di conferire questi premi:

Ci sono poche persone come Antonucci, capaci di cambiare le cose in meglio e ispirare altri a fare altrettanto" ha detto Cestari "ed è giusto che, come si fa in altri Paesi, queste persone vengano premiate anche in Italia, perché altri possano prendere ispirazione dal loro esempio.

Il protagonista della serata ha infine voluto raccontare la sua esperienza a Imola e i cambiamenti apportati da lui e dai suoi collaboratori, ricordando come la psichiatria sia un fallimento totale e perché sia importante cancellarla al più presto. Antonucci ha anche voluto fornire un panorama storico sulla lotta alla violenza, ricordando lo scorso lunedì come giornata contro la violenza sulle donne e la ricorrenza dell'abolizione della pena di morte in Toscana, prima regione a fare questo passo importante in Italia e nel mondo. Antonucci ha poi concluso la serata ringraziando le persone premiate e tutti quelli che l'anno aiutato.

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