Psichiatria: bambini sotto esame

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E' opinione nella psichiatria che la peggiorata condizione dei nostri giovani giustifica l'adozione di misure quali "screening delle malattie mentali o comportamentali". Muniti di tale licenza, di esaminare ogni bambino, dalla scuola materna fino alle superiori e all'università, si sostiene di poter identificare i bambini a "rischio" di instabilità, i bambini antisociali e persino quelli violenti.

I programmi psicologici o psichiatrici per bambini si fondano sul tacito assunto che nel campo della salute mentale si conosca tutto sulla mente e sui suoi fenomeni, che si conosca come migliorare lo stile di vita, il sistema di valori e come migliorare la vita dei bambini; una conoscenza che andrebbe oltre la comprensione e le facoltà non solo dei genitori, ma anche di chiunque altro nella società.

L'introduzione di questi all'interno delle scuole nacque in Germania, sotto il nome di "chiarimento dei valori" e fu poi introdotto nelle classi americane con vari nomi: training emotivo, gruppi d'incontro, training dell'autostima, ragionamento morale, risoluzione dei conflitti e gestione della collera, per citarne alcuni. Non sono altro che tecniche mentali che mirano a modificare il comportamento o alterare i valori dei giovani.

Frank Furedi, professore di sociologia all'Università del Kent in Gran Bretagna, spiega:

"Il regime dell'educazione terapeutica si basa su una sorta di modifica del comportamento, che non solo prende di mira la condotta, ma cerca anche di alterare alcune forme di sentimenti ed emozioni. Addestrare un bambino su come deve sentirsi è molto più invasivo e coercitivo che educare un allievo su come comportarsi".

L'analista ricercatrice Diane Alden ha dichiarato:

"Abbiamo avuto anni di consulenze, di terapie, di farmaci, di sistemi indisponenti e non accademici, e ciò che ne abbiamo ricavato sono bambini stupidi che si sentono bene ad essere stupidi e violenti".

Attualmente in Italia, secondo i risultati del progetto di screening Prisma 2004, si sostiene che il 9% dei minori soffrirebbe di disagi o turbe mentali, e in particolare il 5 - 10% del disturbo da deficit dell'attenzione con iperattività (ADHD), secondo le ultime stime del Comitato Scientifico della Neuropsichiatria italiana.

Si ricorda che i genitori non sono obbligati a sottoporre i propri figli a test, e comunque devono darne il consenso, in ogni caso possono informarsi sui loro diritti e fare in modo che siano rispettati, anche nel caso di programmi specifici.

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