La psichiatria ai tempi del coronavirus

La psichiatria ai tempi del coronavirus

Ebbene sì, anche i più agguerriti volontari del CCDU sono chiusi in casa, ma questo per noi non significa starsene con le mani in mano. Anzi, la storia insegna come gli psichiatri siano molto lesti nell’approfittare di questi momenti di caos: guerre, minacce nucleari, terrorismo e, ora, il Covid-19, sono sempre state usate per ridefinire le normali reazioni umane come malattie mentali. Occorre dunque raddoppiare la vigilanza. La gente ha bisogno di rassicurazione, e comprendere che il preoccuparsi non è sintomo di una malattia, ma una normale reazione umana a queste circostanze eccezionali.

Abbiamo dunque iniziato una ricerca per scoprire, e denunciare, come gli psichiatri intendono usare il Covid-19 per aumentare l’isteria e creare sempre più ‘malati’. Ecco alcuni esempi di cosa stiamo trovando:

  • Secondo uno studio psichiatrico pubblicato questo mese, occorre sviluppare urgentemente cure mentali adatte al virus, creando squadre specializzate di salute mentale in grado di fornire i trattamenti necessari.
  • Un articolo apparso su una rivista di economia industriale evidenzia come il mercato della salute comportamentale (!) dovrebbe trarre profitto dal Covid-19, che genererà un aumento di domanda di servizi di salute mentale.
  • Secondo la rivista “Psychology Today”, il virus probabilmente farà aumentare l’insorgenza di ansia. In questi casi (l’esperienza del 11 settembre ce lo insegna) ci si aspetta un aumento nel consumo di ansiolitici e antidepressivi. 

I risultati che pubblicheremo smaschereranno la campagna in atto per convincere la gente a cercare soluzioni nell’ambito della salute mentale, invece di usare la propria innata resilienza per superare questo periodo senza l’aiuto di farmaci psicotropi o stimolazione elettrica craniale. Mostreremo come l’industria legata alla psichiatria abbia già tratto profitto da situazioni simili in passato, senza mai aiutare davvero nessuno.

Nel frattempo non si ferma la nostra normale routine: bambini rapiti, elettroshock, TSO ... Per questo chiediamo ai nostri amici di continuare ad aiutarci e sostenerci ancora di più con ogni mezzo possibile.

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