Ragazzo effeminato: campagna contro i TSO sui bambini

I diritti umani non sono né di destra né di sinistra

Dopo la vicenda del ragazzo di Padova tolto alla famiglia per un presunto disturbo della personalità, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus lancia una campagna contro i trattamenti sanitari obbligatori mascherati nei confronti dei bambini, e per la riforma della tutela minorile.

Villafranca Padovana. Facendo seguito alla manifestazione di martedì 17 gennaio davanti al Tribunale dei minori di Venezia, il CCDU continua la sua attività di denuncia e informazione iniziando con una petizione a sostegno del ragazzo che i servizi e la psicologa vorrebbero allontanare dalla famiglia e dai suoi affetti, dalla scuola e dagli amici, perché affetto da un presunto disagio psichico. La petizione sarà indirizzata al Sindaco di Villafranca Padovana. Nella petizione chiediamo la sospensione dal caso e un’indagine disciplinare sulla psicologa che ha minacciato di chiamare l’ambulanza per portare via il ragazzo con la forza. Inoltre chiediamo al Sindaco e alla Giunta di attivarsi per garantire il diritto del loro cittadino minorenne all’ascolto da parte del Tribunale e il suo diritto agli affetti familiari e alla libertà personale.

La sottoscrizione di questa petizione sarà solo uno dei punti della campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei politici locali. Infatti, purtroppo, il caso del ragazzo “effeminato” non è l’unico.

Oggi, se un ragazzo ha problemi comportamentali o disagi psichici (ma non ha commesso reati) e la famiglia non vuole imbottirlo di psicofarmaci o sottoporlo a cure psichiatriche, i genitori possono essere ritenuti inidonei e perdere responsabilità genitoriale. Il figlio può essere collocato coattivamente in una comunità psichiatrica ad alto contenimento e imbottito di psicofarmaci. Si tratta di un vero e proprio trattamento sanitario obbligatorio a tempo indeterminato. Poteva succedere al ragazzo di Villafranca Padovana, è successo a un ragazzo di Bassano e abbiamo ricevuto svariate segnalazioni di questo tipo. Secondo l’Istituto Nazionale Pedagogia Familiare di Roma, in Italia nel 2013/2014 i trattamenti sanitari obbligatori sui bambini sono stati ben 101.

Siamo portati a credere che se un bambino viene tolto alla famiglia ci debba essere un motivo grave, come violenza, abusi ecc., ma non sempre è così; secondo le statistiche, solo 1 bambino su 4 viene allontanato per abusi gravi e accertati, mentre il 70 per cento circa viene tolto per “inidoneità genitoriale” (povertà, lavoro, problemi abitativi, conflittualità, carenze educative). Perché invece non aiutare la famiglia a superare i problemi senza disgregarla e senza il trauma dell’allontanamento?

La nostra campagna si propone di informare la popolazione dei risultati dell’introduzione della psichiatria e delle valutazioni e perizie psichiatriche soggettive e discrezionali nell’ambito della tutela minorile. Abbiamo avviato una sottoscrizione di riforma indirizzata inizialmente al Sindaco di Villafranca Padovana, ma in seguito anche a tutti gli altri sindaci della ULSS 6 Euganea e al Sindaco di Padova.

Nella petizione chiederemo di migliorare e aggiornare la formazione dei Servizi Sociali, al fine di evitare gli allontanamenti per motivi futili, e predisporre delle procedure e delle buone pratiche volte a prevenire il trauma dell’allontanamento e della lacerazione degli affetti, aiutando le famiglie in difficoltà. Chiediamo inoltre che l’allontanamento e l’incivile pratica delle visite protette siano limitati ai casi gravi e accertati di violenza e maltrattamenti, e che sia vietato il prelievo dei bambini in tutti gli edifici scolastici affinché la scuola torni a essere un luogo sicuro.

Il primo tavolino informativo sarà tenuto prossimamente nel Comune di Villafranca Padovana.

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