Una testimonianza di Vero Aiuto

Giorgio Antonucci

"Scoperto il composto biochimico che segnala con certezza la presenza di uno stato depressivo"

Ddal seminario internazionale "Brain and Nutrition" di questi giorni a Ravenna, questa è una delle ultime "scoperte" della ricerca psichiatrica.

Ma non era già stato accertato che la depressione è una malattia e può essere curata?

Come mai continuano a comparire ricerche su questa o altri presunti disturbi mentali?

Eppure la psichiatria sta utilizzando ufficialmente nei nostri ospedali e centri medici diagnosi specifiche e somministra psicofarmaci che sono a tutti gli effetti droghe che alterano la mente e i sistemi cerebrali con dannosissimi effetti collaterali tra cui il suicidio e assuefazione, quando ancora si stanno facendo ricerche a proposito dei cosiddetti "disturbi mentali"!

La nostra popolazione sembra in realtà trattata alla stessa stregua dei ratti da laboratorio e le enfatiche dichiarazioni della psichiatria non sono altro che false affermazioni che prendono in giro gente sofferente che ha bisogno di vero aiuto.

Vero aiuto questo è ciò che la gente vuole!

In un sondaggio condotto fra i medici nel 2002 in tre paesi europei e negli Stati Uniti, il 72% ha risposto che le principali qualità di un buon medico sono l'altruismo, l'interesse, la capacità di ascoltare attentamente e di comunicare. In questo modo, sostengono, è possibile aiutare i pazienti a guarire e a vivere meglio.

A Imola, il dott. Giorgio Antonucci, che credeva fermamente nel valore della vita umana, riteneva che la comunicazione e non l'incarceramento forzato e i trattamenti disumani, potesse guarire anche la mente più disturbata.

Nell'Istituto di Osservanza, il dott. Antonucci ha curato dozzine di cosiddette donne schizofreniche, la maggior parte delle quali era stata legata al suo letto continuamente (alcune anche da 20 anni). Erano state usate camicie di forza e anche maschere di plastica per impedire che mordessero.

Il dott. Antonucci cominciò a liberare le donne dal loro isolamento, trascorrendo moltissime ore ogni giorno a parlare con loro fino a "penetrare i loro deliri e angoscia". In ogni caso, ascoltò storie di anni di disperazione e di sofferenza dovuta al ricovero in manicomio.

Sotto la direzione del dott. Antonucci, tutti i "trattamenti" psichiatrici furono abbandonati ed alcuni dei reparti psichiatrici oppressivi furono smantellati. Si assicurò che i pazienti fossero trattati umanamente, con rispetto e senza l'uso di farmaci .

In effetti, sotto la sua guida, il reparto si trasformò da quello più violento a quello più calmo nella struttura. Dopo pochi mesi, i pazienti "pericolosi" erano liberi e camminavano tranquillamente nel giardino del manicomio. Alla fine furono dimessi dall'ospedale e a molti di loro si insegnò come leggere e scrivere, come lavorare e prendersi cura per la prima volta delle proprie vite.

Questo, e un gran numero di programmi simili, oltre ad avere dei costi inferiori per la società, costituiscono la testimonianza permanente dell'esistenza sia di risposte autentiche che di speranza per la persona gravemente disturbata.

Inoltre innumerevoli studi medici non psichiatrici hanno più volte dimostrato che per molti pazienti, quelli che sembrano essere problemi mentali, sono in realtà problemi causati da una malattia o condizione fisica non diagnosticata. Questo non significa "squilibrio chimico" o "malattia generata dal cervello", significa che comuni problemi fisici possono influenzare il comportamento ed il punto di vista di una persona.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani che si sta prodigando da molti anni per un sistema di salute mentale funzionale e umano, raccomanda che le persone in circostanze disperate devono ricevere anzitutto delle cure mediche efficaci. Aiuteranno molto di più i malati, l'attenzione da parte di medici, non psichiatri, un'alimentazione corretta, un ambiente sano e sicuro, attività che consentano ai pazienti di ripristinare la fiducia in se stessi, che non la brutalità dei trattamenti psichiatrici e degli psicofarmaci.

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