Incredibile: in USA si vuole ampliare l'uso dell'elettroshock

Elettroshock da 600a

L'agenzia USA di farmacovigilanza considera di espandere l'uso dell'elettroshock nonostante ne siano noti i rischi e non ne siano mai stati provati i benefici

La Food and Drug Administration (FDA) ha avviato la procedura per declassare i dispositivi TEC (Terapia Elettroconvulsivante - il nuovo nome dell'elettroshock) dall'attuale Categoria III (massimo rischio) per rimuovere i controlli oggi richiesti, e che ne limitano l'uso per il trattamento di cosiddette malattie mentali. Questo avviene nonostante la stessa FDA ammetta come questi dispositivi non siano mai stati dimostrati né efficaci né sicuri. A oggi, quasi cinque milioni di americani sono stati "curati" con elettroshock senza che ai produttori di queste macchine sia mai stato chiesto di presentare prove scientifiche - come in uno studio clinico - della loro efficacia e sicurezza.

La proposta ha riacceso una vecchia polemica riguardo collusioni tra la stessa FDA e l'Associazione Psichiatrica Americana (APA), per approvare un trattamento pericoloso, favorendo gli interessi dell'APA rispetto a quelli dei pazienti. Non si tratta di una novità: nel 2009 l'agenzia aveva già espresso intenzione di declassare il dispositivo per elettroshock, e indisse un'udienza pubblica, che fu infine tenuta nel 2011, e nel corso della quale oltre l'80% dei partecipanti, oltre a un nutrito gruppo di ben 92 associazioni in rappresentanza di oltre 6.000 persone, espressero parere fortemente negativo.

La TEC (o elettroshock) consiste nell'inviare una scarica elettrica attraverso il cervello, con tensione fino a 460 volt senza che sia mai stata presentata alcuna evidenza scientifica sul come questa procedura "funzioni". L'evidenza disponibile e le lamentele di molti pazienti rivelano che la TEC causa perdita di memoria, complicazioni cardiovascolari, danni cerebrali e morte. Nel 1979 la FDA classificò i dispositivi per elettroshock come Classe II a causa "dell'irragionevole rischio potenziale di conseguenze gravi" connesso col suo uso.

Nonostante la FDA lo abbia richiesto in ben due occasioni, nel 1990 e nel 2009, i produttori di queste macchine pericolose non hanno mai sottoposto una richiesta di approvazione, completa di evidenze cliniche a riprova della loro sicurezza. Adesso, nonostante gli altissimi rischi associati con l'uso di queste macchine da scossa elettrica, l'agenzia si propone di ridurne la classificazione di rischio per il trattamento di "gravi episodi di depressione maggiore associati con Disturbo Depressivo Maggiore o Disturbo Bipolare in pazienti di almeno 18 anni che siano resistenti al trattamento convenzionale o richiedano un'azione rapida a causa della gravità della loro condizione medica o psichiatrica."

Le motivazioni addotte dall'FDA lasciano perplessi per l'assoluta mancanza di linguaggio scientifico. Infatti, sebbene l'agenzia non abbia alcun elemento di valutazione di questi dispositivi, presume che una serie di controlli specifici, in aggiunta a quelli generali, "possa fornirne una ragionevole certezza di sicurezza ed efficacia". Inoltre la FDA "crede che ... i probabili benefici alla salute dei pazienti superino i probabili danni o effetti pericolosi derivanti dal loro uso" e mentre "riconosce i significativi rischi associati alla TEC, crede che per i pazienti specificati ... i probabili benefici della TEC superino i rischi."

Presume? Ragionevole certezza? Crede che ci siano probabili benefici? La formulazione contiene gli stessi elementi d'incertezza dei tanti articoli, diffusi a suo tempo da illustri psichiatri, per affermare l'ascientifica teoria dello squilibrio chimico - teoria che ha fruttato decine di milioni di dollari per la vendita di antidepressivi. La redditività, ben inteso, sta anche alla base di questa passione per le scariche elettriche: un'industria da oltre un milione di dollari all'anno nei soli Stati Uniti.

Secondo il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) le argomentazioni usate dall'agenzia federale USA sono illogiche: non esiste alcuna prova dell'esistenza di specifiche malattie mentali che comportino un'azione differenziata della corrente elettrica, facendola colpire, in maniera selettiva - senza danneggiare - coloro che da questa presunta malattia siano affetti. "Se due persone con diverse malattie mentali dovessero infilare due dita in una presa di corrente, il danno non sarebbe forse lo stesso?" ha chiesto Jan Eastgate, presidente del CCHR Int (organizzazione USA gemellata col CCDU). "Non esiste alcuna giustificazione per la proposta FDA e, in caso di approvazione, non sarà possibile esercitare alcun controllo per prevenire l'abuso di questa tecnica da parte degli psichiatri. Decine di migliaia di persone potrebbero esserne danneggiate ogni anno."

Vediamo dunque quali siano i 'possibili' e 'significativi' rischi di cui parla l'agenzia USA. La FDA elenca ben quattordici rischi associati con la TEC, incluso:

  • Morte a causa di complicazioni, come la reazione all'anestesia, complicazioni cardiovascolari o polmonari, ictus o emorragia cerebrale.
  • Complicazioni cardiovascolari. Le convulsioni che vengono indotte possono causare aritmia o ischemia/infarto, ipertensione o ipotensione.
  • Riduzione della memoria o della capacità cognitiva, specialmente subito dopo il trattamento, disturbi all'orientamento, amnesia anterograda (mancanza di memoria di eventi successivi alla terapia) e retrograda (eventi precedenti la terapia).
  • Malfunzionamenti del dispositivo possono causare dosaggi eccessivi e conseguenti rischi elettrici, bruciature della pelle e convulsioni troppo prolungate.
  • Sintomi maniacali come risultato del trattamento con TEC.
  • Convulsioni prolungate o tardive, e possibile insorgenza di uno status epilecticus.
  • Ciliegina sulla torta: peggioramento dei sintomi psichiatrici.

Ancora più confusa appare l'affermazione contenuta nella proposta FDA secondo cui "in assenza dei controlli speciali di cui a questa proposta, i controlli generali usati per questi dispositivi sono insufficienti a fornire una ragionevole certezza di efficacia e sicurezza." L'agenzia dunque ritiene che le macchine per la scossa elettrica diventeranno sicure ed efficaci tramite l'esecuzione di "controlli speciali" che consistono in migliori istruzioni per l'uso e l'implementazione di alcuni parametri tecnici per ridurre il rischio di malfunzionamento.

Secondo un'indagine commissionata a suo tempo dal Ministero della Salute, in Italia nel triennio 2010-2012 sono stati sottoposti a TEC quasi 1500 persone, in maggioranza donne nella fascia d'età tra 40 e 74 anni.

Secondo il CCDU, questa pratica barbara, violenta e priva di prove mediche dovrebbe essere abolita.

Maggiori informazioni sull'elettroshock alla pagina:  www.ccdu.org/tec

Da un articolo di Kelly Patricia O'Meara: http://www.cchrint.org/2016/01/07/fda-looks-to-expand-electroshock-use/

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