Valerio rimesso in libertà: adesso si faccia giustizia e si riformi il TSO

Catene

Dimesso poche ore fa il giovane marchigiano sottoposto a TSO per le sue opinioni. Nei giorni scorsi, in seguito al clamore mediatico che si era acceso, un esercito eterogeneo, composto da associazioni, privati cittadini, politici, avvocati, blogger e rappresentanti del mondo della cultura, si è messo in moto per chiederne a gran voce la liberazione immediata.

Valerio è stato dimesso, ed è un gran bel risultato, ma non ci si deve fermare. I tanti che hanno contribuito hanno ora la possibilità di ampliare il loro raggio d’azione, e affrontare il problema alla radice: occorre non solo richiedere che giustizia venga fatta, ma anche eradicare la mentalità istituzionalista-manicomiale che tuttora pervade la psichiatria italiana - basagliana solo a parole - affinché cose del genere non abbiano più ad accadere.

Il CCDU, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, una onlus che denuncia gli abusi in ambito salute mentale, invita i tanti paladini della libertà che si sono attivati in questi giorni a sostenere la campagna “Comitato Legittima Difesa”, per una riforma del TSO in senso garantista.

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